Vini Umbri

CUCINA UMBRA | VINI UMBRI

SAGRANTINO DI MONTEFALCO DOCG
Il Montefalco Sagrantino Docg o Sagrantino di Montefalco Docg prende il nome dall’omonimo vitigno da cui vengono prodotti. Coltivato da secoli sulle pendici delle colline umbre, il Sagrantino viene considerato autoctono, nonostante siano varie le ipotesi riguardanti la sua origine. Alcuni, infatti, lo ritengono di provenienza spagnola, altri credono sia stato importato dai primi frati francescani, altri ancora introdotto in Italia dai Saraceni.

MONTEFALCO DOC
Nasce dalle uve Sangiovese 60-70% e Sagrantino 10-15% con l’aggiunta di altri vitigni a bacca rossa non aromatici per un massimo del 30%. La zona di produzione comprende l’intero territorio amministrativo del comune di Montefalco, Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria siti in provincia di Perugia. � necessario un invecchiamento di 18 mesi, che per il RossoRiserva diventa di 30 mesi.

TORGIANO RISERVA DOCG
La zona di produzione � l’intero territorio del comune di Torgiano, con esclusione dei terreni alluvionali lungo il corso dei fiumi Tevere e Chiascio, nonch� dei terreni a fondovalle e lungo i fossi che scendono sul lato Nord della collina di Brufa.

TORGIANO DOC
La zona di produzione � quella dell’intero territorio del comune di Torgiano, in provincia di Perugia. Situata a Sud-Est di Perugia, � caratterizzata da colline non molto elevate, tra i 180 e i 300 metri di altezza. I terreni sono costituiti da argille sabbiose e calcaree su una base tufacea. Recentemente questa denominazione, che contava su un Bianco e un Rosso, � stata notevolmente ampliata e comprende oggi una nutrita serie di vini ‘varietali’, da vitigni vinificati pressoch� in purezza, e uno spumante. Il pregiato Rosso Riserva � stato promosso al rango di DOCG.

Bianco di Torgiano
da uve Trebbiano dal 50 al 70%, Grechetto dal 15 al 40%; possono concorre altri vitigni bianchi raccomandati o autorizzati nella provincia fino ad un massimo del 15%. Ha colore giallo paglierino pi� o meno intenso, profumi vinosi, floreali e gradevoli; al gusto � asciutto, leggermente fruttato e piacevolmente acidulo. Da accompagnare ad antipasti di magro, minestra di farro, tagliolini agli scampi e pesce al forno.

Rosso di Torgiano
da uve Sangiovese al 50%, Canaiolo dal 15 al 30%, Trebbiano fino al 10%; possono correre altri vitigni rossi raccomandati o autorizzati nella provincia fino a un massimo del 15%. Dove avere un invecchiamento minimo di 13 mesi, di cui almeno 6 in bottiglia. Di colore rosso rubino, ha profumi vinosi e delicati; in bocca � asciutto, armonico, di giusto corpo. Accompagnatelo a fritture miste, porchetta perugina, coniglio alla cacciatora e formaggi saporiti.

Rosato di Torgiano
da uve Sangiovese al 50%, Canaiolo dal 15 al 30%, Trebbiano fino al 10%; possono concorrere altri vitigni rossi raccomandati o autorizzati nella provincia fino a un massimo del 15%. Ha colore rosa salmone tenue, profumi fruttati e al gusto � asciutto, fresco e vivace. Ottimo con antipasti caldi, omelette con formaggi e verdure, insaccati e minestre di legumi.

Chardonnay di Torgiano
Chardonnay per almeno l’85%; possono concorrere altri vitigni bianchi raccomandati o autorizzati nella provincia fino a un massimo del 15%. Ha colore pellegrino pi� o meno intenso e profumi caratteristici, intesi e gradevoli; al gusto � asciutto, fruttato e leggermente acidulo. Ottimo aperitivo, si accompagna ad antipasti freddi, pesce bollito e passatelli in brodo.

Pinot Grigio di Torgiano
Pinot grigio per almeno l’85%; possono concorrere altri vitigni bianchi raccomandati o autorizzati nella provincia fino a un massimo del 15%. Ha colore giallo paglierino pi� o meno intenso, odore fine e fruttato e gusto asciutto, fragrante, fresco. Si accompagna a verdure gratinate, pesce bollito, carni bianche alla griglia, formaggi cremosi.

Riesling Italico di Torgiano
Riesling italico per almeno l’85%; possono conoscere altri vitigni bianchi raccomandati o autorizzati nella provincia fino a un massimo del 15%. Ha colore giallo paglierino pi� o meno intenso, profumi delicatamente floreali, in bocca � gradevolmente acidulo e fruttato. Servitelo con antipasti magri, pesce bollito o al cartoccio, spaghetti con le vongole e formaggi freschi.

Cabernet Sauvignon di Torgiano
Cabernet Sauvignon per almeno l’855; possono concorrere altri vitigni rossi raccomandati o autorizzati nella provincia di fino a un massimo dell15%. Dove avere un invecchiamento minimo di 13 mesi, di cui almeno 6 in bottiglia. Ha colore rosso granata, profumi persistenti e tipici del vitigno e sapore asciutto con retrogusto caratteristico. Ideale con carni arrosto, risotti con rag� di carne e formaggi stagionali.

Pinot Nero di Torgiano
Pinot nero per realmente l’85; possono concorrere altri vitigni rossi raccomandati o autorizzati nella provincia fino a un massimo del 15%. Dove avere un invecchiamento minimo di 13 mesi, di cui almeno 6 in bottiglia. Ha colore rosso granata tendente al porpora, profumo pieno e persistente, tipico del vitigno, e al gusto � asciutto e di corpo. Accompagnatelo con carni bianche alla griglia, piccione arrosto e coniglio in umido.

Torgiano Spumante
Chardonnay dal 40 al 50% e Pinot nero dal 40 al 50%; possono concorrere altri vitigni bianchi raccomandati o autorizzati nella provincia fino a un massimo del 15%. Deve essere elaborato con il metodo classico e matura sulle facce per almeno 24 mesi. Ha perlage fine e persistente, colore paglierino pi� o meno intenso e profumi leggeri e piacevolmente fruttati. Al gusto � secco, elegante e armonico, con vago sentore di mela e biancospino. Ottimo come aperitivo, si accompagna a pesci bolliti e a primi piatti delicato

COLLI ALTOTIBERINI DOC
La zona ha tradizioni vitivinicole sin dal tempo dei Romani (le vigne locali sono citate con ammirazione da Plinio il Vecchio), ma, ancor, prima, dal tempo degli Etruschi. Andrea Bacci , nel XVI secolo, descrive cos� la zona:’ sui due lati del Tevere si allargano campi festosi e ricchi pascoli, dai quali si innalzano dolci colline, rivestite in parte di lunghe file di olivi e in parte di vigneti curatissimi’. La zona di produzione comprende parte dei territori comunali di San Giustino, Cisterna, Citt� di Castello, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Umbertide, Gubbio, Perugia e provincia. Il territorio si estende lungo le colline su entrambe le sponde dell’alta valle del Tevere, fino alla periferia di Perugia. I terreni hanno tessitura siliceo-argillosa e calcareeo-argillosa.

COLLI AMERINI DOC
La vocazione alla coltivazione della vite di questa zona � documentata da Virgilio che, Georgiche, ricorda come gli abitanti di Amelia preparino i salici a reggere le viti. Nel Medioevo furono emanate dal libero comune disposizioni tassative sui modi e tempi di coltivare e raccogliere l’uva. Sono considerati idonei i terreni ben esposti della fascia pedocollinare, tra i 90 e i 450 metri di altezza. L’approvazione della DOC nel 1989 ha impresso ai vini di questa zona, un tempo piuttosto ‘rustici’, un notevole miglioramento qualitativo.

COLLI DEL TRASIMENO DOC
Anche in questa zona la coltura della vite � antichissima, agevolata dal dolce clima lacustre e dai pendii collinari che favoriscono l’esposizione della vite ai raggi del sole: un’altra prova di come la diversit� del microclima favorisca la produzione di tipi diversi di vini. Il territorio dei Colli Trasimeni si presta molto bene alla coltivazione della vite grazie all’esposizione ben soleggiata nonch� a un microclima caratteristico, determinato dagli scambi termici e dall’evaporazione che sono propri dei bacini lacustri; in tempi recenti diverse aziende si sono impegnate, specie con il Rosso, per ottenere prodotti pi� strutturati e longevi.

COLLI MARTANI DOC
I territori sulla sinistra del Tevere sono ricchi di testimonianze dell’attivit� vitivinicola svolta, nella zona, dagli Etruschi, prima e dai Romani, poi. Il vino locale � ricordato particolarmente per la buona attitudine al lungo invecchiamento. Rinomata per la produzione di vino fin dai tempi dell’antica Roma (ne parlano Marziale e Plinio il Vecchio) questa zona, che comprende una vasta area a Nord-Est e a Sud-Ovest del crinale dei Colli Martani, � in rapida ascesa qualitativa. La produzione, diversamente da quanto accade nelle zone vicine � incentrata sui monotivigni. Molti produttori di Montefalco allargano la loro gamma con questi vini DOC.

COLLI PERUGINI DOC
Come in molte altre zone anche in questa esistono testimonianze dell’attivit� vitivinicola di Etruschi e Romani. E’ per� soltanto dagli inizi del 900 che i vini perugini hanno acquistato fama e importanza sul mercato nazionale. La zona comprende in parte i territori dei comuni di Perugia, Deruta, Masciano, Fratta Todina, Monte Castello Vibio e Piegaro, in provincia di Perugia, e San Venanzio in provincia di Terni. Questa zona, che si estende a Sud di Perugia sulla destra del fiume Tevere, ha un clima e un’esposizione particolarmente favorevoli alla viticoltura. E’ interessante notare come, nei Colli Perugini, siano ancora presenti antiche variet� di vitigni autoctoni, quali il Mostiola, il Tintarolo, la Pecorina e il Lupeccio. Il suolo di questa zona �, in genere, argilloso con una forte componente calcarea, riscontrabile nel colore chiaro del terreno.

ORVIETO DOC
La zona di produzione comprende, tutto o in parte, il territorio di Orvieto, Allerona, Alviano, Baschi, Castel Viscardo, Ficulle, Guardea, Montecchio, Fabbro, Montegabbione, Monteleone d’Orvieto, Porano, in provincia di Terni; Bagnoreggio, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano, Graffignano, Lubriano, in provincia di Viterbo, nel Lazio. L’Orvieto � uno dei bianchi italiani pi� conosciuti nel mondo e da solo rappresenta circa tre quarti della produzione a denominazione di origine dell’Umbria. La tradizione vinicola dell’Orvietano ha radici antiche. Gli Etruschi avevano scavato cantine nel massiccio tufaceo, che caratterizza la zona, e nel fresco di queste grotte la fermentazione si completava solo dopo parecchi mesi, lasciando al vino un residuo zuccherino che contribu� non poco a decretarne il successo, mentre i Romani lo esportarono fin nelle Gallie.