
La Toscana è terra di vino. Il suo paesaggio collinare ben si presta a ospitare la produzione dei vini migliori e più pregiati d’Italia e del mondo.
Il territorio della Toscana è attraversato dalle Strade del Vino, veri e propri itinerari che collegano tutti i vini prodotti nella zona. Percorrerle significa fare un viaggio tra i sapori e le tradizioni toscane.
Il suolo e le caratteristiche del vino
Le caratteristiche del vino, ovvero il colore, il sapore e l’odore, sono influenzate dal suolo su cui si erge il vitigno. Non è solo una questione di clima e di modalità di coltivazione. I vigneti devono crescere su terreni specifici per dare origine ad un vino perfetto, inconfondibile. La Toscana, da questo punto di vista, è ricca di suoli diversi, oltre che di un paesaggio caratterizzato da climi differenti. Le colline, la costa, la montagna, spesso generate in ere geologiche differenti, segnano il terreno di questa regione, regalandole una fiorente varietà di ambienti consoni alla produzione dei migliori vini e etichette esistenti. Il vitigno più coltivato in Toscana è il Sangiovese, che entra in quasi tutti gli uvaggi dei vini prodotti nella regione.
Le tappe da non perdere per gustare i vini toscani più famosi
La Toscana è tra le regioni italiane simbolo di vini di alta qualità: partendo dalla zona del Chianti, si passa per Montepulciano e il suo Vino Nobile e da Montalcino, casa del Brunello, per arrivare alla Maremma, zona di Montecucco e Morellino di Scansano.
La zona del Chianti
Tra i vini toscani più conosciuti, il Chianti occupa sicuramente una delle prime posizioni. Vino rosso di denominazione di origine controllata e garantita, costituito quasi esclusivamente da uve di vitigni Sangiovese, ha un colore brillante, un sapore asciutto e un odore forte ma piacevole. Il Chianti Classico deve essere invecchiato in botti per 11 mesi, che salgono a 24 se si tratta di una riserva. La Strada del Vino Chianti Classico si estende nelle province di Siena e Firenze, e si snoda lungo un itinerario ricco di storia e tradizione in uno dei tipici paesaggi collinari toscani, caratterizzati da filari di vignetie oliveti, antichi borghi e castelli. Un gallo nero è riportato in tutte le bottiglie di Chianti Classico. Simbolo dell’antica Lega Militare del Chianti, è oggi un marchio che contraddistingue le etichette di questo vino toscano. Il Chianti è prodotto anche in altre zone della Toscana, tra cui Pisa, le cui campagne sono attraversate dalla Strada del Vino delle Colline Pisane. Nella zona del Chianti si produce anche il Vin Santo, vino solitamente abbinato ai dolci, specialmente ai cantucci, biscotti secchi tipici toscani. Per produrlo si utilizzano uve sottoposte ad un forte appassimento, che genera un mosto zuccherino dalla gradazione alcolica elevata.
La Vernaccia di San Gimignano
La Toscana non è solo la casa del vino rosso. Sono numerosi i vini bianchi prodotti in questa zona, tra cui la Vernaccia di San Gimignano, che dà il nome all’omonima strada del vino. Prodotto in provincia di Siena, il vino bianco Vernaccia ha un colore giallo paglierino, un profumo delicato e un sapore asciutto ma armonioso. La sua capacità di invecchiamento lo rende uno dei pochi vini bianchi ad essere prodotto anche nella tipologia riserva.
Il Vino Nobile di Montepulciano
Rimanendo nell’entroterra della Toscana centrale, troviamo la Strada del Vino Nobile di Montepulciano, prodotto nelle zone del Comune di Montepulciano, in provincia di Siena. In base al disciplinare DOCG, per produrlo si possono utilizzare solo uve provenienti dai vitigni di questa specifica zona. Prima dell’imbottigliamento, il Vino Nobile di Montepulciano deve rimanere per 2 anni in botte che, per almeno un anno, deve essere di legno. Non è un caso, infatti, che il suo sapore sia legnoso, rimanendo comunque equilibrato. Il Vino Nobile di Montepulciano è di colore rosso scuro, la cui intensità aumenta con l’invecchiamento del vino.
Le eccellenze toscane: il Brunello di Montalcino e il Bolgheri Sassicaia
Poco più in là, nelle vallate attraversate dai fiumi Orcia, Asso e Ombrone, nasce il Brunello di Montalcino, uno dei vini più pregiati e famosi del mondo. La sua tradizione vanta una storia secolare, che trova le sue radici su un terreno fertile. La collina di Montalcino, in cima alla quale si erge l’omonimo borgo, si è formata in ere geologiche diverse, predisponendo il territorio ad ospitare la produzione di un vino dal gusto inconfondibile. Di colore rosso limpido e brillante, il suo sapore invece è intenso, durevole e strutturato. Per degustarlo è consigliato l’uso di calici ampi che, favorendone l’ossigenazione, permettono di assaporarlo in tutta la sua essenza. Nonostante il Brunello si distingua solo nelle tipologie normale e riserva, il vino tende ad avere caratteristiche molto diverse a seconda delle cantine che lo producono. Il Brunello è il vino per eccellenza che migliora con il tempo. Il suo valore, infatti, dipende anche dall’annata della vendemmia. Più anni sta in bottiglia, più è prezioso. Questo perché più riposa, più il Brunello è pronto a sprigionare le migliori caratteristiche di cui dispone. Tra i vini più importanti c’è anche il Bolgheri Sassicaia, da annoverare tra i vini rossi italiani più importanti. Il Bolgheri Sassicaia è un vino DOC che, in base al disciplinare di produzione, può essere prodotto solo in una precisa zona del comune di Castagneto Carducci, in provincia di Livorno. Le uve devono essere provenienti dal vitigni Cabernet Sauvignon per minimo l’80%. Il Bolgheri Sassicaia è uno dei vini italiani più speciali nella sua esclusività e attualmente è prodotto da un’unica cantina, la Tenuta San Guido, che possiede tutti i vigneti della zona delimitata dalla DOC. Il suo sapore ha una struttura forte, che ben si addice a un vino dal colore rosso intenso.
I vini della Maremma
Scendendo verso sud, si arriva in Maremma. La grande area vinicola di cui dispone il grossetano fa sì che sia attraversata da ben tre strade del vino tra cui la Strada del Vino Montecucco e la Strada del Vino Colli di Maremma. La prima collega tra loro i comuni del Monte Amiata che producono il Montecucco. Una via alle pendici del montagna, nella vallata del fiume Ombrone, dove regna la condizione climatica favorevole per la coltivazione dell’uva, ma anche per la coltura degli olivi e delle castagne, quest’ultime prodotti fondamentali della tradizione gastronomica e culturale amiatina. La Strada del Vino Montecucco raccoglie realtà ricche di scorci panoramici fantastici e di castelli e fortezze da visitare e di boschi da attraversare. Lungo le colline e la costa della provincia di Grosseto passa la Strada del Vino Colli di Maremma, che riunisce piccole e grandi aziende produttrici di vini, tra cui il Morellino di Scansano.
Consigli
In Toscana il vino è un’esperienza da vivere. Percorrere le Strade del Vino significa conoscere le radici e le tradizioni di questa splendida regione.
Il territorio è cosparso di aziende presso le quali è possibile fare degustazioni guidate all’insegna del vino e del buon cibo. Non solo, l’enoteca è il luogo simbolo di tutte le città e i paesi toscani.
Durante il vostro viaggio, dedicatevi una pausa presso una cantina, per assaggiare i sapori tipici di queste zone. E se siete in aperta campagna, incontrerete sicuramente una villa, una fattoria o un casale che vi offrirà dell’ottimo vino, e magari un oste che vi racconterà storie incredibili legate alle tradizioni locali.
Fonte: termesensoriali