CUCINA DEL LAZIO | VINI DEL LAZIO
Le ricette laziali, rappresentano una delle tradizioni culinarie regionali più apprezzate e tipiche dell’Italia, si tratta di preparazioni semplici tramandate di generazione in generazione, di origine contadina. Quasi tutte le ricette tipiche laziali nascono dall’ esigenza soddisfare il fabbisogno energetico degli uomini impegnati nei duri lavori dei campi quindi il piatto tipico laziale è sono caratterizzato da porzioni abbondanti ed ingredienti poveri ma particolarmente nutrienti, complice la grande produttività delle fertili terre laziali e quindi di conseguenza anche dell’abbondanza di bestiame.
Infatti ingredienti tipici dei piatti laziali sono il guanciale, l’abbacchio, la trippa, e soprattutto il quinto quarto, cioè ciò che resta della carne dell’animale dopo che sono state vendute le parti migliori. Altri capisaldi di questa cucina regionale sono le verdure come i carciofi, ottimi preparati alla giudea, le puntarelle, le fave, i piselli, le zucchine e i fiori di zucca in genere preparati fritti; insomma nelle ricette laziali troviamo tutto quello che evidenzia la cultura contadina di questa regione.
In questa raccolta troverete tante ricette semplici da preparare, come la pasta all’amatriciana, la carbonara, le fettuccine alla papalina, gli gnocchi alla romana, solo per citare alcuni tra primi piatti presenti; tra i secondi invece troverete l’abbacchio a scottadito, il pollo con i peperoni, i saltimbocca alla romana. Ogni preparazione è spiegata in maniera semplice e dettagliata e ogni passaggio è illustrato con chiare fotografie, cimentarsi nella realizzazione delle ricette laziali, sarà quindi alla portata di tutti, anche dei cuochi meno esperti!
Fegato di vitello alla romana

Un antipasto della cucina povera laziale, dove spesso ritroviamo il quinto quarto tra gli ingredienti. Una ricetta sfiziosa e veloce a base di pochi ingredienti: fegato di vitello, due cipolle, strutto o olio, brodo e il gioco è fatto.
I rigatoni con la pajata

La pajata è una parte dell’intestino del bovino; è un simbolo della cucina tradizionale laziale che si presta a molte preparazioni. La ricetta più conosciuta è quella dei rigatoni con la pajata, dove questa viene tagliata a pezzettini e unita al sugo di pomodoro per condire la pasta.
Spaghetti alla carbonara

Ormai divenuti internazionale, gli spaghetti alla carbonara sono un primo piatto in cui la pasta viene condita con guanciale, uovo crudo, pecorino e pepe. Fondamentale per una perfetta riuscita di questo piatto è sicuramente la scelta degli ingredienti, ma anche l’ordine con cui vengono preparati. L’uovo è infatti aggiunto solo alla fine, a fuoco spento, perché deve assolutamente restare crudo.
Rigatoni cacio e pepe

I rigatoni cacio e pepe sono un primo piatto della tradizione laziale a base di pochissimi ingredienti: pasta, formaggio pecorino romano e pepe. Anche se apparentemente semplice, la preparazione necessita di una certa attenzione. Il formaggio, deve essere infatti amalgamato con un po’ d’acqua di cottura e aggiunto solo alla fine alla pasta, in modo che formi una crema.
La coda alla vaccinara

Questo piatto preparato con la coda, uno dei tagli considerati meno pregiati, è ancora oggi uno dei piatti tipici più caratteristici della cucina romana.
Due sono le ricette principali con cui si prepara la coda alla vaccinata nel Lazio: in una prima versione viene stufata nella salsa di pomodoro, in una seconda versione, la carne venga prima rosolata in padella e poi stufata nella salsa.
I saltimbocca alla romana

Senza dubbio una delle ricette più famose della capitale. I saltimbocca alla romana, chiamati anche involtini alla romana, sono un secondo piatto gustosissimo e semplice da preparare.
Petto alla fornaia

Un altro secondo piatto tipico della tradizione laziale è il petto di vitello alla fornara. Anche questa è una ricetta che deriva da una cucina base di ingredienti meno nobili, impreziosito con una saporita preparazione. La punta di petto di vitello viene infatti marinata con aglio, olio, rosmarino, salvia, vino bianco e pepe, per poi essere delicatamente cotta al forno.
Trippa di vitello alla romana

A base di trippa di vitello, ecco un altro piatto della tradizione laziale a base di quinto quarto. In questa ricetta la trippa viene cucinata in umido in un sugo di pomodoro con chiodi di garofano, pecorino romano e menta.
La pignattaccia viterbese

La pignattaccia è uno stracotto di vitello al forno. È un secondo piatto tipico della città di Viterbo, considerata una versione povera dello spezzatino con patate. La ricetta è infatti preparata con le parti muscolose e meno nobili del vitello, come la coda, la testa e la trippa.
Carciofi alla giudìa

I carciofi alla giudìa sono un piatto della cucina ebraico romanesca, conferma delle contaminazioni che questa cucina ha assorbito. Si tratta infatti di un piatto nato a Roma nel ghetto ebraico. Per realizzare questa ricetta è necessario utilizzare rigorosamente i carciofi cimaroli, detti anche mammole. Bisogna pulire i carciofi con attenzione e tenerli in acqua fredda e succo di limone. Successivamente vanno fritti e aromatizzati con vino, sale e pepe, e fritti una seconda volta, dopo aver delicatamente aperto le foglie del carciofo verso l’esterno.
Bucatini all’amatriciana

L’Amatriciana, inserita nell’elenco dei Prodotti agroalimentari tradizionali laziali, è una specialità della cucina laziale, ma ciò è dovuto al fatto che il suo luogo di origine, la cittadina di Amatrice, passò al Lazio dall’Abruzzo nel 1927, ed è legata alla storia di quest’ultimo nella sua versione iniziale, bianca, il Disciplinare di produzione ne attribuisce l’arrivo nel Lazio assieme ai pastori che vi si spostavano durante la transumanza. Secondo alcuni il nome deriverebbe da gricio. Così era chiamato nella Roma dell’Ottocento il venditore di pane ed altri commestibili.[6] Un gruppo di questi, immigrato dal Cantone svizzero dei Grigioni, avrebbe dato origine al termine.[6] Secondo un’altra ipotesi questo nome deriverebbe da un paesino a pochi chilometri da Amatrice, frazione del comune di Accumoli, di nome Grisciano. La gricia era ed è ancora conosciuta come l’amatriciana senza il pomodoro, anche se differisce per alcuni ingredienti
Fonte: sfizioso